Semplicità: pura e onnipresente possibilità visibile tra la verità e il coraggio

Carissimi redattori e amati lettori,
L’EDITORIALE – Settembre non perde mai il suo magnetismo, mese di passaggio fra il tramonto estivo e il principio autunnale, piace a molti per la frequente idea di poter iniziare qualcosa di nuovo.

Poco fa vi ho lasciato un pensiero:

Che cos’è la semplicità?
Per me un concetto talmente libero da poter dire ‘Non lo so’.
In fondo so che nel tratto di un colore possano esserci tutti i gradi di una frequenza che vibra per uno stato dell’essere.
Forse è da qui che viene la elementare divisione fra toni caldi e freddi,
forse è dalla purezza dei colori primi che passiamo ai composti,
dalle singole note si passa alle composizioni e dalle parole ai poemi
”.

Beh, è stato semplice costruire questo pensiero, ed è stato bello far fluire le parole senza quel troppo ragionamento che viene imposto sempre e comunque.

Molto spesso accostiamo la parola semplicità al concetto di facilità.
Quest’ultima, comunque, talvolta trae in inganno perché viene enunciata da altri prima del nostro agire.
Provando a entrando nel merito: una cosa facile, di solito, è detta tale da molte persone che magari operano nel nostro stesso settore. Il problema può sorgere, quando ci affidiamo completamente a tali considerazioni. Ciò che è facile per uno può non esserlo per me. Perché?

Ovvio direte, ma tornando al concetto di semplicità tocchiamo delle sfere emotive che riconducono alla naturalezza d’espressione, quindi alle singolari identità.
Staccandoci dal detto ‘è facile’, dopo anni di esperienze vissute, si deduce che i processi di apprendimento, e quindi del percepire, poi dopo, una disciplina facile o difficile non dipendono dalla semplice e naturale predisposizione di ognuno, bensì da un insieme di metodologie assorbite, apprese e fatte proprie nel tempo.

Molto più ironicamente, alcuni affermano che ciò che è facile è quello che è stato fatto, ciò che è difficile è il futuro da affrontare. Ciò è filtrato dalla sfera emozionale e non razionale.
Le emozioni sono adombrate volutamente da molte persone, ma non dobbiamo cadere nel falso dualismo perfetto: la scienza all’intelligenza, l’arte al sentimento.

Piuttosto credo sia molto più interessante, ed anche paradossalmente semplificativo per alcuni, unire i due modi di vivere. La cosa che trovo comunque superata, è che banalmente chi vive di paura non solo non conosce la semplicità nella sua naturale purezza d’espressione, ma la vorrebbe negare a tutti gli altri.

Serenamente confermo che la semplicità porta alla bellezza, di cose semplici ne è pieno il mondo, ma per tanti il mondo è escluso dal cuore, fuori dal corpo ed estraneo all’anima. L’insensibilità dell’uomo a volte è ferale più delle bestie, e la nostra indifferenza ha talmente ignavia da perdere l’occasione di conoscersi e scoprirsi insieme. Arrivati così, a un punto di quasi non ritorno, è necessario per noi avere cose, credere a falsi valori e illudersi di appartenere a contesti molto poco presenti ma molto appariscenti.

Felicità, amore, gioia, tutte parole riconducibili alla semplicità, se v’è precedenza assoluta alle nostre inclinazioni naturali. La facilità di un ‘impresa non sarebbe neanche distinta dalla difficoltà di altre dinamiche se vivessimo in maniera più semplice, vera e meno costruita.

Niente è semplice al momento ma tutto in realtà lo è sempre stato, forse dovremmo ricordarci del piccolo bambino interiore che abbiamo dentro per guidare meglio l’adulto che siamo oggi.

Lascio a voi la frase di un pittore e artista. Egli perse un carissimo amico per cui soffrì molto, e il dolore ne influenzò lo stile. L’autore ebbe discendenze spagnole, francesi e italiane. Probabilmente riuscì a carpire le fanciulline leggerezze dei miti europei, per trasporli in maniera diretta e autentica … dunque ho pensato a come la bellezza della semplicità potrà sempre essere vissuta anche in silenzio.


A dodici anni dipingevo come Raffaello, però ci ho messo tutta una vita per imparare a dipingere come un bambino” Pablo Picasso.

Paolo Cavaleri

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